Ci siamo: finalmente avete acquistato il vostro nuovo portafogli, oppure siete stati così fortunati da riceverlo in regalo da qualcuno che evidentemente vi conosce molto bene!, e ora siete alle prese con il famigerato trasloco di oggetti dal vecchio compagno di mille avventure al nuovo portafogli, che sicuramente promette di essere altrettanto fedele, utile e funzionale.
Certo, ma come consentirgli di diventare il nostro nuovo alleato nella giungla urbana, mettendolo nelle condizioni di offrirci al meglio i suoi servizi?
In questa brevissima guida vedremo insieme alcuni consigli di buon senso per “allestire” al meglio quel personalissimo, piccolo spazio che portiamo sempre con noi e che tante storie può racchiudere.
Prima di tutto, liberarsi dell’inutile
Di sicuro in passato ci è già capitato: abbiamo svuotato un portafogli (ma stessa cosa capita per una borsa, per una cartella da lavoro e chi più ne ha più ne metta!) e ci siamo trovati davanti una congerie di materiale assai confuso: soprattutto, nella gran parte dei casi, non abbiamo potuto immediatamente distinguere cosa fosse necessario, da cosa fosse meno necessario, e soprattutto da cosa fosse decisamente inutile.
Poi, man mano che la nostra vista si aguzzava, siamo riusciti a visualizzare la nostra giornata-tipo che scorreva, sotto i nostri occhi, scritta e descritta da quegli oggetti:
- alcuni li avevamo tirati fuori e adoperati costantemente, magari anche più volte al giorno;
- di altri avevamo sentito la necessità solo di tanto in tanto, magari in alcune circostanze particolari;
- di altri avremmo potuto anche benissimo dimenticare l’esistenza, dal momento che risultavano lì conservati ma ormai erano praticamente inutili o inutilizzati da parecchio tempo.
Troveremo dunque che potremo dividerli in tre categorie:
- oggetti di uso quotidiano, assolutamente utili, da tenere indispensabilmente a portata di mano;
- oggetti di uso più raro, ma che può essere comunque utile portare con sé;
- oggetti di uso assolutamente raro che, a seconda dello spazio che abbiamo a disposizione, possiamo anche decidere di abbandonare.
Secondo: ogni cosa al suo posto
A questo punto ci basterà osservare l’inventario di oggetti che abbiamo tirato fuori dal vecchio portafogli e suddividerlo nelle rimanenti due categorie:
- nella prima categoria andremo ad inserire quegli elementi che assolutamente non possono mancare: in primo luogo, il denaro, che può essere contante, e dunque andrà smistato negli appositi scomparti per banconote e per monete (molti portafogli li hanno, chiusi da una zip o da un bottone), ma che può presentarsi anche sotto forma di pagamento immateriale, e dunque andremo a sistemare carte di credito o di debito, carte prepagate e così via negli scomparti appositi. Presteremo la dovuta attenzione a sistemare queste carte – che contengono dati sensibili e devono essere protette con la massima attenzione – negli scomparti dotati di scudo anti-RFID (molti portafogli ne sono dotati e sta diventando un must per i modelli di ultima generazione). In secondo luogo – a meno che non ci siamo dotati di un portadocumenti separato – dovremo inserire i documenti personali di uso più immediato: carta di identità, patente, tessera sanitaria, eventuali tesserini di riconoscimento da utilizzare sul luogo di lavoro.
- nella seconda categoria, inserire gli oggetti di uso sì frequente ma non imprescindibile: dobbiamo infatti cominciare a razionalizzare lo spazio! Largo dunque, fin quando ce n’é, a tessere di fidelizzazione dei negozi e per raccolte punti, oppure a biglietti da visita e – perché no? – a qualche tenera fotografia!