Chissà quante volte ce lo siamo domandati: quanto a lungo è destinato a durare l’oggetto che sto per comprare? Nel caso di un portafogli, la domanda è più che legittima, poiché un portafogli è un oggetto dal quale essenzialmente non ci separiamo mai, che adoperiamo sempre, ogni giorno, più volte al giorno; un oggetto che ci accompagna nei viaggi come nella vita quotidiana, nelle spese come nella vita lavorativa; un accessorio che spesso, inconsapevolmente, “maltrattiamo”, poiché lo trasferiamo dalle tasche alle borse, dalle giacche agli zaini… e spesso, quando ormai sembrano proprio arrivati al capolinea, ci rendiamo conto di quanta strada abbiano fatto insieme a noi…
Vediamo allora senza indugi quale può essere la “aspettativa” di vita di un portafogli, valore che dipenderà da molti fattori intrinseci al portafogli stesso, oltre che dall’attenzione di chi lo utilizza.
Una vita lunga alcuni anni…
Inutile nasconderlo:
La pelle è il materiale che in assoluto garantisce una durata maggiori agli accessorri che, non a caso, sono chiamati di pelletteria. Anche la pelle sintetica può essere una discreta soluzione.
Alcuni produttori sono pronti a promettere anni e anni di durata dei propri prodotti: si tratta di portafogli ultra-moderni, realizzati in varie leghe metalliche. Non c’è ragione di credere che non sia così dal momento che molti di questi portafogli sono proprio accompagnati da garanzie che certificano, per il portafogli in questione, la possibilità di resistere ad anni di uso quotidiano.
Brand o no-brand? Questo è il problema…
Nell’economia moderna l’appartenenza di un oggetto ad una serie proveniente da un determinato “marchio di fabbrica” influisce moltissimo sul suo prezzo finale. Anche qui quello che ci sentiamo di darvi è comunque un consiglio di equilibrio e di buon senso. Esistono infatti molti marchi che, in buona sostanza, si limitano ad imprimere sul portafogli un determinato nome, senza essere in grado di offrire innovazioni, studi, tecnologie che ne rendano unico il design.